In tutte le competizioni che prevedono un cronometraggio, ogni secondo risparmiato può tradursi in una posizione guadagnata. Questo discorso non vale solo per gli sport motoristici dove la ricerca è spinta a livelli estremi, ma anche per il triathlon. Negli ultimi tempi tutte le aziende del settore si stanno concentrando nella ricerca di nuovi materiali e tecniche costruttive per migliorare le performance dei Triatleti.
Oggi grazie a Zoot Italia abbiamo potuto testare la Muta Wave 3 che riteniamo un ottimo prodotto. Visto che ormai le gare sono iniziate e molti di voi si chiedono che muta comprare e quali parametri valutare, abbiamo chiesto all’Amico e ottimo Triatleta Riccardo Costagliola Di Polidoro, di testare per noi la muta e raccontarci le sue sensazioni. Lo abbiamo chiesto a Riccardo, perché è metodico, preciso, attento ai particolari. nel 2017, dopo moltissime gare in tutte le distanze, con risultati via via sempre più importanti anche per un age group, ha esordito nella massima distanza nell’ Ironman di Francoforte, forse lo ricorderete perché ne abbiamo parlato qui, sfiorando l’#under10 solo perché non ha voluto osare essendo all’esordio. Chi meglio di un Ingegnere può raccontarci le dinamiche di funzionamento di un prodotto?

“La qualità della muta Wave 3 la noti sin da subito. Quando l’ho ricevuta da Zoot Italia era nella sua confezione al rovescio e ho potuto apprezzare la cura delle finiture e la precisione con cui questo tipo di mute vengono prodotte.
La sensazione che ho avuto non appena indossata è stata quella di comodità, sembra esser fatta su misura rispetto alla muta con cui abitualmente mi alleno e gareggio.
Si indossa come un guanto e si sfila senza nessuna fatica in particolare a livello delle spalle risulta “leggerissima”, quasi non la si sente.
Per me, che concludo spesso le gare in acque libere con le spalle affaticate, e le sento soprattutto nei giorni seguenti, è sicuramente un punto a favore di questa muta.
Come nella altre frazioni, anche nel nuoto credo che comodità sia sempre sinonimo di velocità.
Ho avuto modo di utilizzarla per la prima volta in gara all’idorscalo di Milano in occasione delle gare “Eco Race” e la frazione nuoto, sebbene non sia il mio punto di forza, è andata molto bene.
La muta mi ha permesso di nuotare con una bracciata sciolta e muovendo le gambe senza impedimenti.
Sull’addome i mm di neoprene sono 5 e aiutano la galleggiabilità, correggendo l’assetto dei nuotatori non troppo “tecnici”. Su braccia e spalle si arriva a 1.5 e la differenza si sente tutta.
Torno in vasca a fare due bracciate, voi correte a provarla!
Dati Tecnici:
Per realizzare un prodotto così tecnico e renderlo alla portata di tutti Zoot Italia e Zoot Sport hanno lavorato tanto e si vede.
A me ora toccano i ringraziamenti, in primis Zoot Italia e Zoot Sport che si sono resi disponibili, come sempre, in un periodo intenso ed importante come questo.
Riccardo , per l’estrema disponibilità dimostrata, ricordiamo a tutti che nessuno di noi fa questo di professione e quindi si cerca di organizzarsi mettendo assieme impegni professionali, allenamenti, famiglia etc. Grazie Ricky anche questa volta grasse risate.
Dulcis in fundo Alessandro Vona, cioè colui che con i sui scatti incredibili ha messo colore e sostanza ad un articolo che senza le sue foto non avrebbe avuto senso. Nonostante una schiena dolorante, le signore dell’acquagym, le mie richieste assurde, Riccardo che il tempo di chiedergli una cosa l’aveva già fatta sei volte, è riuscito a tirare furori il meglio da tutto. Tutte le foto e le realizzazioni grafiche di questo test sono sue, escluse quelle del dietro le quinte fatte da me ;). Grazie Ale metterti “i piedi addosso” è stato un piacere 😀 Godetevi adesso la Gallery e il divertente Dietro le quinte.
Al prossimo Test
IronMario
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DIETRO LE QUINTE