Il Nuoto nel Triathlon
Ciao eccomi qua a raccontarvi del mio cammino verso Ironman 70.3 Pescara, per chi si fosse perso il primo post eccolo
Oggi parliamo della prima frazione il nuoto.
Il nuoto rappresenta la prima frazione delle tre discipline previste in un Ironman, frazione nella quale si danno e si prendono anche colpi notevoli vista la foga degli atleti e la stretta vicinanza, le distanze previste sono variabili a seconda delle gare:
Distanze nuoto:
Super Sprint 400 m
Sprint 750 m
Olimpico 1.500 m
Doppio Olimpico 3.000 m
Ironman 70.3 1.900 m
Ironman 3.800 m
Solitamente si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera, è importante quindi affrontare la prima frazione di nuoto bene in modo da non rimanere “intruppati” sia allo start che durante le fasi di transizione, racconteremo nel dettaglio più avanti la delicata fase di transizione fra una disciplina e l’altra, ma concentriamoci sul nuoto.
Cosa si può fare e cosa no nella prima frazione di un Ironman?
L’uso di occhialini e maschera natatoria è consigliato ma non obbligatorio
Si può indossare la muta, che deve avere caratteristiche specifiche, solo se l’acqua non raggiunge i 24,5° o salvo disposizioni degli organizzatori.
Non è possibile utilizzare pinne, pinne per le mani, attrezzatura per snorkeling o altri accessori, pena squalifica.
Non è possibile utilizzare guanti e calze pena cartellino giallo.
Non è permesso indossare il numero di gara che va depositato nella zona cambio insieme alla bicicletta, pena cartellina giallo.
Non è possibile essere accompagnati o seguiti da imbarcazioni private o da altri nuotatori non iscritti, pena la squalifica.
Fonte regolamento Ironman 70.3 Pescara
Bhe e io come me la cavo? In poche parole ho l’acquaticità di un sasso! 😀 Nuoto seriamente da poco più di un anno e all’inizio non riuscivo a fare più di una vasca senza dovermi fermare a prender fiato.
Bisogna dire che nuotare in modo serio e performante è ben diverso da quello che solitamente si fa al mare in vacanza…
Non avevo mai fatto un corso di nuoto in vita mia e devo dire che imparare a nuotare con un istruttore è fondamentale.
Il giorno che dedico al nuoto è il mercoledì sera in piscina con i TriRoad al quale aggiungo qualche venerdi mattino quando riesco, un’ora e trenta di, tecnica, scivolamenti e ripetute hanno contribuito a far si che oggi io riesca a fare più di qualche vasca.
Di questo devo ringraziare Astrid Alemanni che l’anno scorso è riuscita non farmi mollare, ad insegnarmi a respirare e le tecniche base e ad Alessandro Alemanni che quest’anno sta completando il duro lavoro fatto l’anno scorso cercando di migliorare la mia idrodinamica, migliorando la tecnica di base, insegnandomi a scivolare bene nell’acqua, contribuendo anche a migliorare il mio assetto natatorio. Per fare un esempio sono passato da 28 bracciate necessarie nuotando a stile libero per fare una vasca da 25 metri, a circa 14 con un evidente risparmio di energie e migliore efficacia della bracciata stessa, che nel triathlon vuol dire tantissimo.
Il lavoro da fare è ancora molto, c’è ancora tanto da migliorare da affinare, come nella bici e nella corsa troppi muscoli non vanno bene sia dal punto di vista del galleggiamento, che dalla scioltezza dei movimenti derivanti.
Vedremo intanto se volete vedere una partenza di un Ironman vi metto un link.
Ricordatevi che anche la mente va allenata a non mollare mai, allenatevi anche quando soffrite, prima o poi vi tornerà utile.
Alla prossima su IronMario