THE MAZE

Parigi, un parcheggio multi-piano teatro di sfida fra 13 Running Crew provenienti da diverse parti del mondo con ai piedi due modelli di scarpa dalla linea Endorphine di Saucony.

E’ un giovedì di fine febbraio, la sveglia suona presto, il taxi passerà a prendermi alle 7 in punto sotto casa, non più presto del mio solito orario di sveglia, ma da lì a breve prenderò un aereo che mi porterà a Parigi e sono eccitato perchè parteciperò ad un evento interessante, THE MAZE.

La mattinata scappa via veloce fra controllo bagagli, file, decollo e atterraggio arrivo a Parigi aeroporto Charles de Gaulle. All’uscita c’è attendermi un uomo sulla quarantina, ben vestito e con un tablet in mano dove leggo il mio nome ben in evidenza. Ci salutiamo e mi accompagna verso l’auto mi accomodo sul divano posteriore, mi chiede conferma del luogo di destinazione e parte. Mi rilasso guardando l’autostrada francese scorrere veloce fuori dal finestrino. Ma il silenzio dura poco: ho la malaugurata idea di chiedere quanto ci metteremo ad arrivare e soprattutto lo faccio facendo sfoggio del mio francese, anni di villaggi turistici non si dimenticano, il mio driver quindi mi chiede da dove vengo e scoprendo che sono Italiano si illumina. Comincia un lungo dialogo sul calcio Italiano degli anni 90 e di tutti i suoi protagonisti di cui lui è super fan, dialogo che durerà fino all’arrivo in hotel, addio relax, ma si sà “lo sport unisce” quindi sto al gioco, badando bene però di non arrivare al fatidico mondiale perso dai galletti e mi godo il viaggio.

L’hotel è situato nel cuore di Le Marais, quartiere elegante e vibrante, pieno di boutique e locali alla moda. Dopo il check-in, salgo in camera, lascio le valigie e apro il portatile per lavorare un po’. L’appuntamento è alle diciassette in reception, ma decido di scendere un’ora prima per esplorare la zona. Appena arrivo, la hall è già in fermento. Tredici crew da tutto il mondo si preparano alla sfida. Occhi che brillano, gambe che non stanno ferme: l’energia è palpabile.

È tempo di spostarsi al garage partiamo a suon di musica.

Tredici crew da ogni angolo del mondo, unite da una passione comune: la corsa. Ma questa non era una corsa qualsiasi, era una staffetta ad alta intensità, un labirinto di velocità e resistenza, una battaglia contro il tempo e contro se stessi. Le scarpe Saucony della linea Endorphin ai piedi, leggere come una seconda pelle, spingevano ogni falcata dei runner oltre i limiti. “Outrun Limits” non era solo uno slogan, era un mantra, un grido di guerra che risuonava tra i pilastri del parcheggio.

Naturalmente fra tutte le crew non potevo che fare il tifo per quella italiana, Milano Track Fanatix dell’amico Diego vi ricorderete di lui ve ne ho parlato qua. I componenti di MTF sono Greta, Erica, Matteo e Rax. Conosciamoli meglio.

MTF da sinistra, Matteo, Erica Greta e Rax

Erica quando la vedi ha i modi gentili di una normale ragazza della sua età, ma quando è sulla linea di partenza credimi tremeresti ad averla accanto, ferma e determinata non la scalfisce nulla.

Greta sembra sia persa prima della gara, milioni di pensieri le affollano la testa, che nei secondi prima dello start diventano una vera e propria programmazione millimetrica di ogni passo, compreso il momento in cui aprirà il gas davvero e ti lascerà li sul posto, e lo farà con il sorriso e quella consapevolezza che spiazza tutti.

Matteo “the Shark” un animale da competizione, ha sempre la battuta pronta ma sulla corsa non scherza affatto! Sembra ed è il bravo ragazzone della porta accanto, The Shark però non lascia scampo.

Rax è il leader del gruppo, gracile ma talmente veloce da mettere in fila i colleghi stranieri ben più spallati. La sua ironia è al limite del paradosso, provocatoria, “non siamo venuti qua per vincere, ma per dominare“, cosa che poi in fin dei conti non si è rivelata tanto distante dalla realtà. MTF è sempre arrivata davanti a tutti in tutte le manche disputate.

Tutti i ragazzi di MTF sono abituati a gareggiare in pista e in gare di livello, contesti dove il contatto fisico fa parte del gioco ad ogni curva, ad ogni sorpasso o volata che sia. Sanno bene come mettere a terra giù watt!

Tornando all’evento, l’aria elettrica, il tifo assordante delle crew, il rimbalzo dei passi sulle rampe: era un caos perfetto, mixato perfettamente dalla voce dello speaker e dalla musica R&B che il deejay sparava in un’armonia selvaggia di energia condivisa. Ognuno correva per la propria squadra, ma alla fine correvano tutti insieme. “RUN AS ONE”, come dice Saucony, non era solo una frase stampata sui banner, era la realtà della notte. Le mani che si battevano, gli abbracci al traguardo, la fatica condivisa: non importava chi tagliasse il nastro per primo, l’importante era esserci, dare tutto.

Dopo la gara, il parcheggio si è trasformato in un after-party che ha celebrato non solo la competizione, ma anche la comunità. Musica alta, risate, brindisi improvvisati con bottigliette d’acqua e birre, storie scambiate tra runner di paesi diversi, un unico linguaggio universale: la corsa.

Le Endorphin Elite 2 hanno dimostrato di essere più che semplici scarpe un’arma, un’estensione del corpo, un alleato nella lotta contro i propri limiti. Con la schiuma IncrediRUNTM, la piastra in carbonio, la tecnologia SpeedRollTM, ogni passo sembra poter spingere gli atleti naturalmente in avanti, un’onda continua di slancio e potenza.

THE MAZE non è stato solo una gara, è stato un rituale, una celebrazione della corsa nella sua forma più pura e intensa. E mentre la notte parigina si spegneva e i runner tornavano alle loro città, una cosa era certa: ognuno di noi aveva lasciato un pezzo del proprio cuore tra quelle rampe illuminate, sapendo che la prossima corsa sarebbe stata ancora più veloce, ancora più intensa. Perché nella corsa, come nella vita, non si smette mai di superare i propri limiti.

Ed io? Mi sono divertito molto, ho conosciuto un sacco di gente interessante però non ho corso e questo un pò mi pesa perchè avrei voluto buttarmi nella mischia ad aprire il gas con gli altri.

Se volete seguire MTF o una delle crew presenti eccole tutte.

Milano Track Fanatics (Italy) 

Collision (France) 

Your Friendly Runners (UK) 

VMA (France) 

Peckham Pacers (UK) 

Sunday Run Club (Netherlands) 

Mad og Kaffe Run (Denmark) 

Club Aero Boys Club (Denmark) 

Mediocre Run Club (Norway) 

Frolik (Spain) 

Cato (Germany) 

Views Run Club (France) 

Dixon Runners (USA) 

#outrunlimits

Push your limit!

IronMario

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IronMario

Great amateur triathlete

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