Testata a fondo per più di 1.200 km, percorsi nelle splendide strade della Sicilia, godendo ogni singolo saliscendi che le strisce di asfalto che corrono lungo la costa offrono, ho cercato di mettere, questa splendida creatura, alla prova con salite impegnative per un totale di +11.897 metri di dislivello. Non sono mancate nemmeno le volate, terra di conquista per la Dolomiti WR.
LOMBARDO DOLOMITI WR
Quando si pensa ad una bici aero, vengono in mente mezzi con caratteristiche studiate per andare forte solo in alcune situazioni, ad esempio la pianura. La prima grande sorpresa che la Dolomiti WR mi rivela è, che dopo +11.897m di dislivello e grazie alla versatilità del telaio con il quale è realizzata, questa bici può essere comodamente usata per gli allenamenti in salita, senza per questo essere eccessivamente penalizzati. L’altra sorpresa è del tutto personale, avete presente quelle piccole soddisfazioni che ogni tanto riusciamo a portarci a casa? Ecco, con questo mezzo sono riuscito a tenere 60km/h per circa 300 m. Pazzesco, non mi era mai successo prima con nessun’altra bicicletta. C’è chi dirà “poco”, sicuramente qualche amico con doti genetiche importanti si starà facendo una risata, chi invece penserà “tantissimo”. Poco importa, per le mie caratteristiche e capacità di atleta, vuol dire essere riuscito a spostare il limite, quell’asticella che si fa veramente fatica a spostare.
Dove ho pedalato.
DOLOMITI WR

Pulizia delle linee e semplicità del progetto, rendono questa bici efficiente ed efficace. “Less is more”: la bilancia ha fatto segnare 7,5 kg così come la vedete, a dispetto dei 7,9 dichiarati. Se mettiamo due porta borraccia e i pedali siamo aderenti al peso dichiarato. Trovo che questo progetto risulti equilibrato e coerente in tutti i suoi aspetti. Geometrie, scelta dei componenti, posizionamento di prezzo. Alla Lombardo hanno fatto un ottimo lavoro. Questa bici vale quello che costa perché è equilibrata, è uno strumento che, senza paventare inutili giochi pirotecnici, fa quello che paventano e non fanno altri brand blasonati. Chiunque mi abbia incontrato o visto pedalare con la Dolomiti WR per le strade, le stesse protagoniste del il Giro d’Italia 2020, ne ha apprezzato la bellezza e l’essenzialità delle linee, rimanendo a bocca aperta e spesso anche dietro ;).

Specifiche Tecniche


La scelta dei componenti è azzeccata e adeguata al tipo di bici, ho apprezzato molto le ruote a profilo alto, anche se in alcune situazioni come in lunghe salite e con raffiche di vento laterali risultano un po’ penalizzanti. Però che goduria sopra tutto sopra i 40 km/h è uno spettacolo.
COME SI COMPORTA

IN PIANURA


Fila via dritta senza esitazioni, la scelta delle coperture Schwalbe è azzeccata perché unitamente alle DT SWISS da 62 le conferiscono un rotolamento eccellente. L’intero pacchetto da il meglio di sé su andature che vanno sopra i 38 km/h, dove l’effetto volano e l’aerodinamica fanno la differenza, la Dolomiti morde l’asfalto e vi catapulta in avanti. Al di sotto di queste velocità quando si pedala sui 30km/h, si apprezza l’assenza di inutili attriti e resistenze, la facilità con il quale si tiene questa velocità di crociera è sorprendente.
IN DISCESA

Una lama affilatissima, l’impianto frenante, il pacchetto ruote e coperture consentono di andare giù veramente forte. Si arriva in curva in staccata in un attimo e grazie ai potenti freni a disco si può staccare molto in fondo. L’inserimento in curva è velocissimo, grazie alle coperture e alle qualità del telaio si piega come in moto. Fuori dalla curva il grip e la rigidità consento di catapultarsi nel rettilineo successivo in un batter d’occhio. Ci si rende conto che si va veramente forte, perché non è necessario esagerare per “sbatterla dentro in curva”, La Dolomiti WR vi ripaga con velocità d’ingresso e rapidità d’uscita dalla curva se impostate linee pulite e precise. Come quando si ha una moto di grossa cilindrata, basta poco per andar forte.
FRENATA

Sorprendente, modulare e sicura. Quando si raggiungono velocità elevate è importante tenere il manubrio ben saldo in mano per far fronte a possibili asperità dell’asfalto. Con i freni a disco, si riesce a fermare la bici e a modulare la frenata, utilizzando solo il dito indice. Questo ci dà l’opportunità di tenere saldamente le altre quattro dita ancorate al manubrio. Mi raccomando se andate forte, sempre in presa bassa.
IN SALITA
Bhe è una bici aero, non votata alle salite, eppure io ho accumulato +11.897 metri di dislivello e non mi sono mai sentito svantaggiato per il fatto di avere una bici aero creata per la velocità.
IN VOLATA

Un proiettile, veloce, difficile poterle stare in scia, nata per le volate.
PREGI

Veloce e intuitiva.
Qualità delle rifiniture.
Ottimo rapporto prezzo qualità.
Versatile nell’utilizzo.
DIFETTI
Difficile trovare dei difetti. Vorrei vederne di più in giro, la Lombardo ha tutti i mezzi per deliziarci con bei prodotti come questo. Magari sulla prossima Dolomiti pensare ad un passaggio dei cavi integrati potrebbe essere la giusta evoluzione.
CONCLUSIONI
Lombardo DOLOMITI WR, 4.999,00 € di listino è il prezzo giusto per un prodotto che andrebbe fatto provare e testare a molte presone che ne apprezzerebbero il valore. Voglio tirare le orecchie però al Lombardo, il ciclismo ha bisogno di più prodotti così, capisco perfettamente la scelta del posizionamento di marchio, però… La butto li quando un prodotto dedicato al triathlon io lo aspetto magari per fare il prossimo Ironman!
Godetevi qualche foto va!
GALLERY
Al prossimo Test.
IronMario
PS: Piccolo vocabolario e frasi utili da conoscere per pedalare in Sicilia.
CANE MORTO. Dicesi di ciclista che non ha la forza di pedalare e stare a ritmo del gruppo, si usa apostrofare in genere, chi si vuole deridere, rispetto alle reali capacità atletiche dell’individuo.
Spargnatilli sti due euro e cinquanta chi hai, ca poi ti trovi. Esortazione a non strafare, ed eccedere nell’andatura, rivolta a ciclista che normalmente non ha gambe. Letteralmente “risparmia questi due euro e cinquanta centesimi di energia, quindi esigua, che più avanti potrebbero servirti.
SAFATEY CAR. Dicesi di ciclista che si mette in testa al gruppo con l’intento di tirare e fare il passo, ma in realtà rallenta l’andatura come la safety car della F1.
NE CINNI LEVU, NE CINNI METTU. Incipit che il narratore di un episodio suole fare, per dire che la narrazione sarà realmente riportata come da fatti accaduti. In realtà poi la narrazione dell’accaduto è totalmente stravolta.
C’APPIZZAU CANI E BARRACANI: Espressione volta a descrivere chi ha preso iniziativa, ad esempio una volata per vincerla, ed è arrivato ultimo rimettendoci tutto. Esempio esultanza di Julian alla Liegi.
PURU TU, DUCU ‘MMENZU FACISSI FIURA. Espressione rivolta ad un ciclista con modeste capacità atletiche, con l’intento di sfottere, quando si incrocia un gruppo di ciclisti molto anziani dal passo lento. letteralmente, anche tu che non hai gambe faresti figura in quel gruppo.
Test favoloso, completo, esaustivo. Non ho però letto nulla sulla misura che hai utilizzato né quanto sei alto. Secondo me è una 57. Saluti.
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Ciao Cristian, grazie mille per il messaggio. Effettivamente hai ragione ho tralasciato le misure. La bici è una 55 e io sono alto 180 cm. Mario
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